Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

Strada megalitica di Alpicella

Strada megalitica di Alpicella - Riparo sottoroccia Rocca Due Teste (due grotte da esplorare) - Menhir - Pietra a polissoir - 


Strada Megalitica di Alpicella, presunti menhir e pietra a polissoir di località Ceresa.

La strada Megalitica, oggetto di diversi studi, è stata costruita con un orientamento sulla linea equinoziale E-W.

La pietra a polissoir potrebbe - in ipotesi - aver avuto funzioni di affilatoio per asce preistoriche in pietra verde o in rame.

Il Riparo sottoroccia Rocca due Teste di Fenestrelle è un raro sito archeologico abitativo della zona. Saggi di scavo eseguiti nel settore di levante hanno evidenziato una stratigrafia complessa costituita da livelli distinguibili in base al colore e alla percentuale di elementi carboniosi. All'interno di questi livelli sono stati rinvenuti diversi reperti che consentono cronologie relativamente certe e confronti con altre aree del nord Italia; i più significativi tra questi sono: semicircolare, inornata, con sezione quadrangolare sopra la staffa; fibule di questo tipo vengono collocate tra i reperti caratterizzanti il secondo periodo del Protogolasecca (XI sec.a.C.); Uno spillone di bronzo a testa globulare appiattita, forata trasversalmente, ornato esclusivamente da due bugnette a rilievo sulle facce laterali inquadrabile cronologicamente nella prima e media Età del Bronzo (XVII - XVI secolo a.C.). Allo stesso periodo appartiene anche una scodella di impasto semifine, bruno con orlo estroflesso, gola e netta carena, senza nessun ornamento e ricomposta quasi per intero. Il primo settore del riparo sembra quindi inquadrabile cronologicamente tra la prima-media Età del Bronzo e le prime due fasi del Bronzo finale (XVI secolo a.C.).
Il settore di ponente, invece, presenta una situazione nettamente diversa: ad una estrema povertà di reperti riferibili alle varie fasi dell' Età del Bronzo corrisponde una relativa abbondanza di reperti appartenenti al Neolitico Medio, cioè ad una cultura caratterizzata da vasi a bocca quadrata. Durante l'esplorazione è stato raccolto materiale ascrivibile al Neolitico Medio e Superiore. Dopo l'abbandono, il riparo è stato nuovamente utilizzato ogni tanto, dall'uomo del primo-medio Bronzo, e poi in ambedue i settori del riparo, nel periodo Bronzo Finale.
Si può quindi dedurre che la zona circostante Alpicella e l'alta valle del Teiro conobbero due fiorenti periodi: rispettivamente il 4500 ed il 1100 a. C

Vicino al Riparo sottoroccia abbiamo individuato due grottine inesplorate: da vedere presto.

Qua una panoramica sulla zona:

http://www.archaeoastronomy.it/un_percorso_rituale.htm

Grazie ad Henry per la parte archeologica seria e per l'accompagnamento, con gli Amici del Museo Archeologico di Alpicella "Mario Fenoglio"

 

 




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